In questo momento di emergenza sanitaria globale i servizi socio-assistenziali non residenziali hanno dovuto reinventare il proprio modo di operare, attuando strategie alternative e nuove modalità di assistenza per non perdere il contatto professionale e soprattutto “umano” con i ragazzi che quotidianamente vivevano quei luoghi (“servizi” sono solo per noi operatori, per molti ragazzi il termine più corretto sarebbe “seconda casa”).
Cosa si può fare quindi per garantire presenza e sostegno per i ragazzi nonostante la lontananza forzata?
Le equipe del centro diurno educativo Rafiki e del centro giovanile Cartiera, realtà sottoposte alla chiusura imposta dai d.p.c.m. per arginare i contagi del Covid-19, si sono prontamente organizzate per garantire continuità educativa ai minori e famiglie utilizzando i supporti informatici e le comunicazioni on line. Essere riusciti a comprendere le potenzialità delle piattaforme digitali di videocomunicazione, aiutando le famiglie a creare account per poter “vedere” i loro figli, ha permesso agli educatori del centro diurno di proseguire nel percorso educativo e di garantire il supporto necessario a reggere la fatica del dover rimanere in casa.
Aver risposto positivamente alla situazione sin dai primi giorni di chiusura, ha favorito inoltre le connessioni dei ragazzi con le videolezioni proposte dalle scuole, nonostante una strumentazione personale spesso non adeguata (molti ragazzi non hanno un wifi o un pc in casa ed utilizzano il loro smartphone per fare tutto).
Gli educatori del centro del protagonismo giovanile Cartiera hanno programmato attività laboratoriali e momenti di condivisione grazie all’utilizzo dei canali social; i collegamenti settimanali consentono agli educatori di mantenere viva e partecipata la relazione con i ragazzi e le famiglie.
Non sono poche ovviamente le difficoltà nel mantenere un legame “virtuale” ma grazie all’impegno degli educatori ed alla volontà dei ragazzi di essere protagonisti “presenti” e “positivi”, si può superare la barriera della lontananza. Ed allora possiamo affermare con assoluta certezza che lo slogan di queste settimane è veritiero: siamo DISTANTI ma assolutamente UNITI!